ITINERARI

Vengono illustrati i 4 principali itinerari per scoprire le bellezze naturalistiche di San Donato di NInea.

San Donato di Ninea - Cozzo del Pellegrino (m 1987)

COZZO DEL PELLEGRINO m 1987- 3h 30 - segnavia A1

Dal rifugio di Piano di Lanzo si sale verso la Madonna del Pellegrino, si imbocca il sentiero A1 e si prosegue fino alla valle dei Marchesani, dove il sentiero s'immette in una sterrata che conduce a Valle Lupa. Qui comincia il tratto più impervio (traccia di sentiero) che porta diritto alla vetta in poco più di mezz'ora. Fare attenzione all'enorme spaccatura che partendo dalla cima precipita nella sottostantre valle dell'abatemarco.

 

COZZO DELL' ORSO m 1561 - 4h - segnavia  A2

Fino a Piano del Puledro si segue il sentiero A1 e da qui A2 che ripercorre il tracciato di una vecchia ferrovia costruita agli inizi del secolo per il trasporto del legname. Date le numerose biforcazioni si raccomanda si seguire attentamente la segnaletica. Giunti sul picco che d'improvviso si distacca dalla faggeta come un'ala di roccia sospesa nel cielo, lo sguardo  corre incredulo dal sottostante mare di Scalea a Capo Palinuro (Atone). Qui è possibile animare le falesie di Bocca Demone fitte di Pini Loricati.

 

CRESTA DI VALLESCURA m 1619 - 1h 30' - segnavia A3

Dal piazzale della Madonna del pellegrino parte il sentiero A3 che, tra boschi di ontani e faggi maestosi, sbuca in una piccola radura: Piano della Cresta. In circa 15 minuti si raggiunge la cresta. Visione panoramica (Mar Tirreno, Mar Ionio).

San Donato di Ninea - LA MULA (m 1935)

LA MULA m 1935 - 4h - segnavia A5

Dal rifugio Piano di Lanzo prendere a sinistra. Attraversato un ruscello seguire il sentiero A5 che in circa un'ora porta a Frida: una sorgente cristallina che scaturisce dalle viscere di una grotta (per trovarla seguire la segnaletica). Qui termina la segnaletica. Per proseguire prendere a sinistra dell'abbeveratorio e all'incrocio seguire a destra la sterrata che conduce fino alla Mula. L'altopiano ai piedi della Mula è il Campo (1550) una depressione di origine carsica, dove è possibile incontrare branchi di cavalli allo stato brado. Scendendo sul versante Nord-Est della Mula si può ammirare fino a tutto agosto il nevaio omonimo, fenomeno raro per una montagna del meridione d'Italia.

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Author: Anonymous
Created on: 12th Oct, 2012 01:17 PM
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